In allegato il report dell’ISTAT sulle condizioni di vita dei minori di 16 anni da cui emerge fra l’altro che <<le difficoltà economiche delle famiglie con componenti di età inferiore ai 16 anni – generalmente nella prima fase del ciclo di vita – sono spesso legate al pagamento di un mutuo per l’abitazione di proprietà (lo paga il 22,7%, quota più che doppia rispetto a quella rilevata sul totale delle famiglie, pari a 10,2%) o al pagamento di un affitto (23,6% contro 18,4%)>>. Anche la condizione di sovraffollamento è più frequente tra le famiglie con minori rispetto al totale delle famiglie (35,1%, contro 16,6%). Oltre alla forte incidenza del fattore casa appare lampante quella legata allo status di straniero o italiano: i minori stranieri sono a rischio di povertà o esclusione sociale nel 43,6% dei casi mentre per i coetanei di cittadinanza italiana il dato scende al 23,5%. Di enorme rilievo anche il fattore territoriale visto che complessivamente il 26,7% dei minori è a rischio di povertà o di esclusione sociale mentre la quota raggiunge il 43,6% per quelli che risiedono nel Sud e nelle Isole. Ovviamente la situazione economica della famiglia in cui vive il minore costituisce la causa di fondo della povertà minorile e infatti il rischio risulta più che raddoppiato laddove vi è un solo percettore di reddito (39,3%) rispetto ai casi in cui vi sono due o più percettori di reddito (16%). Strettamente associato alla condizione socio-economica della famiglia è il livello di istruzione dei genitori visto che è a rischio di povertà o esclusione sociale oltre la metà (51,8%) dei minori con genitori che hanno al massimo la licenza di scuola secondaria inferiore, una quota di oltre cinque volte superiore a quella di coloro che hanno almeno un genitore laureato (10,3%). Fra le considerazioni più allarmanti quella per cui la povertà minorile è predittiva della povertà in età adulta e cioè secondo l’Istat in Italia tende a ridursi ai minimi termini la possibilità di cambiare posizione nella scala sociale. Induce invece a qualche speranza il primo fra i prospetti allegati che riporta alcuni dati comparati. Infatti rispetto al 2021 tutti gli indicatori di rischio povertà o esclusione sociale (per ripartizione geografica, per classe di età o per numero di percettori di reddito in famiglia) risultano in leggera contrazione e la risultante complessiva è una diminuzione dell’incidenza del rischio dal 25,2% al 23,1%.

Prospetti Condizioni di vita dei minori di 16 anni

Istat luglio 2025 focus condizione di vita under16