In allegato il decreto legge 39/2024 che estende ulteriormente il divieto della cessione del credito e dello sconto in fattura in relazione ai vari bonus edilizi (superbonus, ecobonus, sismabonus, ecosismabonus, bonus ristrutturazioni del 50%, bonus barriere architettoniche, …). Peraltro stando a quanto previsto dall’articolo 1 comma 5 il divieto si applica retroattivamente a una parte di coloro che in teoria erano stati salvaguardati dal decreto legge 11/2023; ad esempio la cessione del credito o lo sconto in fattura vengono ora preclusi a chi, pur avendo presentato la comunicazione di inizio lavori entro il 16 febbraio 2023, alla data del 30 marzo u.s. non ha ancora sostenuto alcuna spesa documentata da fattura. L’articolo 4 prevede poi il divieto dell’utilizzo dei bonus edilizi per i soggetti che hanno debiti erariali accertati in via definitiva superiori a € 10.000 che pertanto potranno utilizzare le agevolazioni soltanto dopo aver saldato le cartelle esattoriali. Per quanto ci riguarda più direttamente viene invece abrogata la norma che consentiva la cessione del credito o lo sconto in fattura agli ex Iacp, agli Enti del Terzo Settore e alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa. E poiché gli ex Iacp difficilmente hanno detrazioni fiscali sufficienti per recuperare le spese, l’attività di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico dei caseggiati popolari appare ora fortemente compromessa. Questo provvedimento, che esattamente come il precedente decreto blocca cessioni 11/2023 è motivato dalla necessità di contenere il debito pubblico, prevede poi una limitazione per le aree terremotate stabilendo un limite di spesa complessivo pari a 400 miliardi di euro (70 milioni per il sisma 2009 a L’Aquila e 330 milioni per il sisma del 2016 nel centro Italia) su cui sono tenuti a vigilare i Commissari per la ricostruzione. Limite di spesa che peraltro è stato introdotto soltanto dopo le forti pressioni delle Regioni interessate ed amministrate dal centrodestra. Facile immaginare che prima della conversione del decreto in legge potrebbero essere presentati emendamenti analoghi in favore degli ex Iacp. Ma è chiaro anche che un vero e proprio programma organico per la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico del patrimonio ERP richiederebbe comunque l’approvazione di un provvedimento ad hoc, eventualmente anche nell’ambito del piano nazionale che dovrà essere predisposto in attuazione della nuova direttiva dell’Unione Europea per le case green.
Decreto legge 39/2024 – blocca cessioni crediti per sgravi edilizi