In allegato il testo del decreto legge 212 del 2023 convertito in legge senza modifiche e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta del c.d. decreto “salva spese” riguardante il sistema dei bonus edilizi, sistema che peraltro dovrà essere necessariamente rivisto in forma organica dopo l’approvazione definitiva della “direttiva case green” da parte dell’Unione Europea. Il decreto contiene fra l’altro una revisione della detrazione fiscale del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche che viene circoscritta agli interventi riguardanti “esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici”. Viene quindi esclusa la possibilità di utilizzare questa detrazione per la ristrutturazione dei bagni e la sostituzione di infissi. Vi sono poi misure per contenere alcune ricadute del taglio del superbonus che per il 2024 è stato ridotto al 70% e passerà poi al 65% nel 2025. In particolare segnaliamo l’articolo 1 comma 2 che prevede la possibilità per le famiglie con ISEE inferiore a € 15.000,00 di richiedere un contributo per le spese sostenute nel 2024 a compensazione della riduzione dello sgravio fiscale al 70%. Si tratta infatti di un fondo per indigenti che rischia di essere poco utilizzato: già sperimentato con riferimento alle spese sostenute nel 2023 per compensare la riduzione del superbonus dal 110% al 90% ha totalizzato poco più di tre milioni di richieste su una platea di potenziali beneficiari superiore a venti milioni. Ricordiamo inoltre che per il 2024 il contributo spetta solo in caso di superbonus per lavori in condominio e con uno stato di avanzamento dei lavori al 60% alla data del 31/12/2023. Sempre in tema di ricadute derivanti da una modifica della normativa in materia di sgravi edilizi segnaliamo una recente sentenza del Tribunale di Roma che ha condannato un’impresa edile per non aver realizzato i lavori appaltati con conseguente perdita del bonus facciate da parte del condominio. Il Tribunale, tenuto conto delle difficoltà insorte a causa di una modifica delle norme in materia di cessione del credito e sconto in fattura, ha riconosciuto in via equitativa un risarcimento del danno pari al 70% del bonus di cui non ha potuto usufruire il condominio.

DECRETO LEGGE N. 212 DEL 2023

TRIBUNALE DI ROMA SENTENZA N. 21607 DEL 2024